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OPTICAL DESIGN - Un 400 mm  f/5.75 dalle prestazioni uniche

Esplorare nuove soluzioni. Un esempio di una configurazione rara, con prestazioni uniche. Un M-HW (Modified Harmer Wynne, così l’ho, per il momento, ri-battezzato), astrografo in configurazione Cassegrain, con primario parabolico e secondario sferico, con correttore a tre elementi, con un esteso campo corretto. E’ molto probabile che questo strumento sia il mio prossimo strumento !

Un buon astrografo deve poter generare ottime immagini su uno spettro molto più ampio di quello a cui l’occhio umano è sensibile.  L’ampio range di sensibilità dei moderni sensori CCD e riprese sempre più frequenti anche nel vicino infrarosso impongono ad una buona ottica il difficile compito di essere ottimizzata per la resa su un range che va dai 380 nm ai 900 nm dello spettro.  Di seguito i primi risultati della difficile ottimizzazione per un 400 mm f/5.75. Il campo analizzato è sempre di 60 mm di diametro.

Lo Spot Diagram nel range del visibile a 486 nm, 588 nm, 656 nm

  1. COSA NE PENSATE? MANDATEMI LE VOSTRE IMPRESSIONI  ED I VOSTRI COMMENTI A:

     l.priamiATtiscali.it

Lo Spot Diagram nel range ESTESO a 380 nm, 588 nm, 900 nm

Lo RMS Spot Radius vs Field nel range ESTESO a 380 nm, 588 nm, 900 nm, sempre ben al di sotto del limite di diffrazione

Lo RMS Spot Radius vs Field nel range a 486 nm, 588 nm, 656 nm, sempre ben al di sotto del limite di diffrazione